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Inizialmente non avevo intenzione di mettermi in lista per partecipare al Forum dei 100, ma durante l’open space (perchè in inglese?) di Merano ho incontrato un amico che mi ha convinto di compilare il relativo modulo. Oltre ai dati personali sul modulo si doveva indicare anche il gruppo linguistico. Inizialmente ho fatto una crocetta a fianco di tutti tre i gruppi. Una gentile signora presente al banco d’informazione lo ha visto e mi ha detto, che così non avrei partecipato alla selezione. Se volevo portare le mie idee nella convenzione (perchè non si chiama consulta?) dovevo accettarne le regole. Ho quindi compilato un altro foglio con una sola crocetta e … sono stato invitato al forum. Nel invito c’era scritto che per una candidatura per l’elezione alla convenzione dei 33 bisognava compilare l’allegato 2 e indicare quanto segue:

  • le ragioni per cui ci si candida

  • i temi che stanno più a cuore e delle proposte concrete di riforma dello Statuto di autonomia

  • le aspettative per quanto riguarda la collaborazione tra il Forum dei 100 e gli otto cittadini e cittadine che faranno parte della Convenzione dei 33.

Già che sono arrivato fin qui, ho pensato, provo ad andare avanti ed ho spedito l’allegato 2 con il seguente contenuto:

Ragioni per la candidatura

Per la mia pluriennale esperienza in vari campi di attivitá (industria, insegnamento, famiglia, lavoro nelle associazioni, lavoro politico, cooperazione e commercio equo) ritengo di essere in grado di dare un contributo utile al rinnovamento dello statuto di autonomia.

Temi

Un tema che mi sembra di particolare importanza è la convivenza tra i gruppi linguistici presenti nella nostra provincia. Penso che sia necessario, che in futuro si riesca a passare da un pacifico vivere fianco a fianco ad una vera convivenza in armonia. Per favorire questo sviluppo bisogna prevedere misure adeguate come ad esempio l’offerta di scuole plurilingui oppure il sovvenzionamento preferenziale di iniziative culturali che si rivolgono a più gruppi linguistici.

Inoltre sono convinto, che sostenibilità e crescita siano incompatibili. Pertanto la politica economica della provincia e le relative sovvenzioni devono essere tali, che anche senza un’ulteriore crescita possa essere garantita un’alta qualitá della vita per tutti. Con una politica mirata delle sovvenzioni e dell’uso dei mezzi finanziari bisogna garantire, che il bene pubblico abbia la prioritá rispetto ad interessi economici unilaterali. In parole concrete questo significa per esempio più investimenti per i mezzi di trasporto pubblici e meno per le in strade oppure più sovvenzioni per l’agricultura ecologica e meno per quella convenzionale.

Aspettative

Vorrei che i membri del foro dei 100 sostengono il lavoro della convenzione con valide proposte e forniscono gli argomenti necessari per portarle avanti.

Vedremo se saró eletto.